Gemellaggi

Il progetto, condiviso tra Comune, Associazioni, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città, ha l’obiettivo di adottare sia singoli bambini/e sia piccole comunità di ragazzi/e (scuole, villaggi, ecc.), in condizioni particolarmente difficili, contribuendo in modo più completo e duraturo a futuri progetti di auto-sviluppo.
Si vuole dare la possibilità ai ragazzi di crescere nella loro terra, nel rispetto della propria cultura e dignità e favorendo così lo sviluppo della comunità locale in cui vivono. Il Comune, che partecipa con un contributo annuo di 2.000 euro (destinati, a cura delle associazioni che seguono i progetti, tutti a favore delle realtà dei vari paesi adottati), svolge un compito di relazione tra le scuole della città, le associazioni e le realtà adottate.Le associazioni che operano in Italia e che conoscono la realtà adottata, si impegnano a far conoscere agli alunni delle scuole abbinate al progetto gli usi e i costumi dei loro coetanei e a favorire gli scambi di informazione e conoscenza reciproca.

Amici dei Popoli Padova segue progetti di gemellaggio dal 2004. Nel 2010 i progetti di gemellaggio attivi sono stati in Rwanda e Albania. Di seguito le due relazioni sinottiche.

Ruanda

L’associazione Amici dei Popoli Padova ha realizzato un intervento educativo nella scuola d’infanzia Sant’Ignazio volto a sviluppare nei bambini un atteggiamento empatico verso i coetanei di altri Paesi e continenti, un desiderio di conoscere l’“altro” nella sua diversità e di riconoscersi in questa diversità. Il racconto di una giornata-tipo di un bambino della casa-famiglia di Nyanza (cittadina a sud del Paese), dei loro giochi, i ritmi di quelle terre e la narrazione di una favola africana ci ha aiutato a far conoscere questi luoghi nella loro differenza e a cogliere analogie con il “nostro” mondo, a vedere i bambini di Nyanza come amici a distanza.

Albania

Nell’ambito dell’edizione 2009/2010 del progetto “Adozioni a distanza” promosso dall’Ufficio Diritti Umani e Pace del Comune di Padova, questo percorso di cinque incontri ha accompagnato i bambini nell’approfondimento della cultura albanese e in un laboratorio teatrale, comprensivo della lettura di una fiaba tradizionale albanese, del confezionamento delle maschere dei personaggi e della  sua messa in scena. Nelle attività volte ad approfondire la cultura e alcuni aspetti della vita quotidiana in Albania, le formatrici hanno cercato di mettere in evidenza elementi legati alla sua storia, alle abitudini culinarie, all’emigrazione e ai suoi effetti in patria, ma anche alle attività svolte nel mese di agosto 2009 con i bimbi a Lezhe, non così distanti da quelle che anche in Italia si svolgono nei centri estivi.

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